BIONato a Palermo nel 1972. Dopo gli studi classici al liceo frequenta la facoltà di giurisprudenza dove si laurea nel 1997. Conseguita la laurea intraprende la professione di avvocato che tuttora svolge.
L’incontro con la fotografia ( ovviamente analogica) avviene negli anni dell’università. Attrezzata una camera oscura casalinga inizia le prime esperienze di sviluppo e stampa in bianco e nero.
Lo smarrimento della sua fedele Nikon ( dimenticata su un rapido Como – Milano) lo induce a passare al digitale.
Dopo i primi inevitabili entusiasmi non riesce in realtà a digerire l’enorme massa di immagini digitali e soprattutto l’attività di postproduzione delle foto.
Ritorna quindi in maniera convinta all’analogico sperimentando il medio ed il grande formato ed approcciandosi alle antiche tecniche di stampa ( prima fra tutte la cianotipia) come “nuovo” mezzo espressivo che permette di coniugare il vecchio con il nuovo
In questo risulta piuttosto decisivo l’incontro con i membri di Palermofoto grazie ai quali affina le tecniche antiche e si fa contagiare dalla voglia di sperimentare con la fotografia.
Il rapporto con Polaroid nasce invece, come molti bambini degli anni 80, nel periodo dell’infanzia
La magia dell’istantaneo si scontra però con i costi piuttosto elevati delle pellicole per le finanze di un bambino e per questo la macchina verrà riposta in un armadio dove sarà poi riscoperta in età adulta.
Le pellicole Polaroid consentono numerose possibilità espressive soprattutto grazie alle tecniche di manipolazione “classiche”, emulsionlift, transfer dell’immagine.
L’incontro con il collettivo Polaroid Art Italy prima e con Polaroidersitalia poi rappresenta un importante momento di crescita e di confronto che culmina con la partecipazione a numerose mostre in Italia ed all’estero
Dopo il fallimento di Polaroid e la progressiva diminuzione delle scorte delle pellicole l’ingresso sul mercato delle pellicole Impossibleproject non sembra dare le stesse opportunità. Le nuove emulsioni risultano instabili e poco definite nei dettagli e nei colori.
Piuttosto che un motivo per abbandonare il lavoro in istantaneo i “difetti” delle nuove pellicole rappresentano in realtà una nuova frontiera su cui sperimentare.
Grazie all’evoluzione delle nuove pellicole Polaroid e delle pellicole Fuji Instax negli ultimi anni sperimenta una nuova tecnica di manipolazione delle immagini che permette di coniugare la fotografia con luna vecchia passione per la pittura.
La scoperta di pastelli ad olio che permettono di dipingere sulla superficie delle immagini istantanee lo porta ad elaborare un nuovo linguaggio di ricerca che si volge soprattutto all’indagine del paesaggio siciliano.
Il lavoro sulla terra in cui è nato ed ha scelto di continuare a vivere, la propria Isola, rappresenta il maggiore interesse su cui volgere la fotocamera.
La possibilità di intervenire in maniera pittorica sulle foto gli consente di cogliere quegli aspetti di luce e colori che meglio identificano pregi, contraddizioni e misteri della terra in cui vive.
[/font5]
giacconegerlando@gmail.comprivacy
Gerlando Giaccone
via Pietro Bonanno, 31
90142 - Palermo (PA)
3200543088